Modi di dire… (1)

Ecco a voi la prima puntata della nostra indagine sull’origine dei modi di dire.

Quante volte vi sarete chiesti: “perchè si dice così?”

Noi ve lo diciamo!

AVERE LA LUNA STORTA:     (essere di malumore, irritabili)

Trae origine dall’antica credenza secondo la quale lo stato psichico di una persona di una persona subisse l’influsso della luna.

AVERE IL GINOCCHIO DELLA LAVANDAIA:    (avere tutti i mali, essere sfortunati)

E’ dovuto allo scrittore inglese Jerome K. Jerome che nel suo libro “Tre uomini in una barca” attribuisce al protagonista tutti i mali tranne il ginocchio della lavandaia.

AVERE FEGATO (essere coraggiosi)

Per gli Etruschi e i Greci il fegato era la sede dei sentimenti e delle qualità di ogni uomo.

AVERE UNO SCHELETRO NELL’ARMADIO (nascondere qualcosa)

Efficace immagine, tradotta dall’inglese, usata con riferimento a trascorsi colpevoli che gli appartenenti a un gruppo tengono gelosamente nascosti.

AVERE LA CODA DI PAGLIA (allarmarsi al minimo riferimento, discolparsi senza essere accusati)

Deriva dal paragone con chi avesse una coda di paglia il timore dei fiammiferi.

A CAVAL DONATO NON SI GUARDA IN BOCCA (un dono va accettato così com’è, senza considerare il valore)

Deriva dal fatto che non è possibile scoprire l’età di un cavallo guardandogli i denti.

ALLA CARLONA (con disattenzione, di fretta)

Deriva dai poemi cavallereschi dove il riferimento a Carlo Magno significava agire in modo semplice.

ALLE CALENDE GRECHE ( rimandare una cosa a una data lontanissima)

Le calende romane erano i primi giorni del mese, giorni in cui si riscuotevano le tasse. I Greci però non avevano le calende sul calendario.

A BIZZEFFE (in grande quantità)

L’origine è incerta. Potrebbe derivare dal termine arabo “bizzaf” (molto) o dalla vecchia usanza di alcuni magistrati che scrivevano due volte Fiat (sia fatto) su alcune suppliche accolte. Scrivevano due effe, per l’appunto bis-effe.

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